Dr. in Fisioterapia
Dr. Mag. in Scienze della Riabilitazione
Specialista in Terapia Manuale
Mi occupo di riabilitazione ortopedica praticamente da sempre.
Sono nato e cresciuto professionalmente lavorando a stretto contatto con chirurghi ortopedici ed artroscopisti occupandomi dell'immediato post-chirurgico e della gestione del recupero.
Con il tempo ho affinato la mia formazione in terapia manuale ortopedica approfondendo diversi approcci come il Sahrmann, il McConnell ed il Mulligan
Esercito la professione cercando una guida nelle evidenze scientifiche disponibili.
Utilizzo, nella mia pratica, sistemi di bio-feedback, sistemi di valutazione elettronica a la terapia fisica strumentale evoluta.
Un intervento chirurgico alla spalla può essere necessario per trattare diverse condizioni, come lesioni della cuffia dei rotatori, instabilità articolare o riparazioni in caso di lussazioni o fratture. La riabilitazione post-operatoria gioca un ruolo fondamentale per garantire il successo dell’intervento e il ritorno a una piena funzionalità, riducendo al minimo il rischio di complicazioni.
La riabilitazione post-chirurgica ha due scopi principali:
Proteggere il gesto chirurgico eseguito, garantendo che i tessuti operati abbiano il tempo di guarire correttamente.
Ripristinare gradualmente la funzione della spalla, attraverso un percorso strutturato che prevede il recupero della mobilità, della forza e del controllo del movimento.
È fondamentale comprendere che il recupero della spalla è un processo progressivo, basato su obiettivi specifici e non su rigide scadenze temporali. Ogni paziente ha tempi di guarigione individuali che devono essere rispettati per evitare di compromettere i risultati.
Nelle prime settimane dopo l’intervento, la spalla è particolarmente vulnerabile. Durante questa fase, il chirurgo potrebbe indicare l’uso di un tutore per proteggere i tessuti operati. Il fisioterapista inizierà con mobilizzazioni passive, movimenti delicati effettuati senza che il paziente utilizzi i propri muscoli. Questi movimenti aiutano a prevenire rigidità articolare e aderenze senza stressare la riparazione chirurgica.
Ad esempio, dopo la riparazione della cuffia dei rotatori, il fisioterapista può eseguire movimenti passivi di flessione e abduzione del braccio, rispettando i limiti indicati dal chirurgo. In questa fase è importante che il paziente segua scrupolosamente le indicazioni ricevute, evitando di utilizzare attivamente la spalla o di eseguire movimenti non autorizzati.
Una volta che i tessuti hanno iniziato a guarire, il trattamento si concentra sul recupero della mobilità attiva. Il paziente inizia a partecipare attivamente agli esercizi, sotto la guida del fisioterapista. L’obiettivo è riacquistare una gamma di movimento funzionale e migliorare gradualmente la forza muscolare.
Chinesiterapia e Terapia Manuale
La chinesiterapia diventa cruciale in questa fase. Attraverso esercizi mirati, come il sollevamento controllato del braccio o l’utilizzo di elastici a bassa resistenza, si punta a rinforzare i muscoli che stabilizzano la spalla. Questi esercizi non solo migliorano la forza, ma aiutano anche a ristabilire il corretto schema motorio, fondamentale per un recupero completo.
La terapia manuale ortopedica è un altro pilastro importante della riabilitazione. Il fisioterapista può utilizzare tecniche specifiche, come mobilizzazioni articolari o manipolazioni delicate, per migliorare la mobilità delle strutture articolari e alleviare tensioni muscolari. Ad esempio, nei pazienti con rigidità della capsula articolare, mobilizzazioni dirette possono ripristinare un movimento più fluido e confortevole. Il massaggio dei tessuti molli può inoltre essere utile per ridurre eventuali contratture muscolari, favorendo un miglior controllo motorio.
Le terapie fisiche strumentali, come laserterapia, ultrasuoni o elettrostimolazione, possono essere utilizzate come supporto nel controllo del dolore e dell’infiammazione, soprattutto nelle prime fasi del recupero. Questi strumenti aiutano a ridurre la sensibilità delle aree trattate e favoriscono un ambiente biologico ottimale per la guarigione. Tuttavia, è importante sottolineare che queste tecniche non rappresentano una soluzione autonoma, ma un complemento all’intervento diretto del fisioterapista e all’esercizio terapeutico.
L’esercizio terapeutico è il fulcro del recupero post-chirurgico della spalla. In questa fase, gli esercizi diventano progressivamente più complessi e mirano a rinforzare i muscoli coinvolti nella stabilizzazione e nel movimento dell’articolazione. Il fisioterapista elabora un programma su misura per ogni paziente, adattandolo alle sue capacità e al tipo di intervento subito.
Per esempio, possono essere inclusi esercizi di rinforzo per la cuffia dei rotatori, come movimenti controllati di rotazione esterna con elastici, o esercizi di controllo scapolare per migliorare la stabilità. La progressione tiene conto di parametri come l’assenza di dolore, il recupero della mobilità e il miglioramento della forza, evitando scadenze temporali rigide.
Esercizi Domiciliari
Un aspetto fondamentale della riabilitazione è il programma di esercizi da eseguire a domicilio. Il paziente riceve istruzioni dettagliate su esercizi specifici da praticare quotidianamente per mantenere i progressi ottenuti durante le sedute. La costanza e la corretta esecuzione di questi esercizi sono essenziali per garantire un recupero ottimale. Il fisioterapista supervisiona regolarmente i risultati, apportando modifiche al programma quando necessario.
Nella fase avanzata della riabilitazione, l’obiettivo è il ritorno alle attività quotidiane e sportive. Gli esercizi diventano sempre più specifici e includono movimenti che simulano i gesti richiesti dal lavoro o dallo sport del paziente. Per esempio, un atleta che pratica tennis lavorerà su esercizi di lancio e colpi sopra la testa, mentre un paziente con esigenze lavorative potrà concentrarsi su movimenti ripetitivi con resistenza.
Un altro elemento importante in questa fase è la valutazione del controllo motorio e della coordinazione. Il fisioterapista introduce esercizi complessi che combinano forza, equilibrio e rapidità, sempre rispettando i limiti biologici e i progressi del paziente.
Il dialogo continuo tra fisioterapista e chirurgo è essenziale per personalizzare il percorso riabilitativo. Questa collaborazione consente di monitorare i progressi del paziente, individuare eventuali difficoltà e adattare il trattamento in base alle esigenze specifiche. Inoltre, garantisce che il fisioterapista operi nel rispetto delle indicazioni e delle precauzioni post-operatorie stabilite dal chirurgo.
Il paziente è il protagonista del proprio percorso di recupero. La partecipazione attiva, la costanza negli esercizi e la comunicazione con il fisioterapista sono fondamentali per ottenere risultati ottimali. È importante comprendere che il recupero non è una gara contro il tempo, ma un processo graduale che punta a costruire una base solida per il benessere a lungo termine.
In conclusione, la riabilitazione della spalla post-chirurgia è un percorso che richiede impegno, pazienza e una stretta collaborazione tra paziente, fisioterapista e chirurgo. Un approccio personalizzato e graduale permette di raggiungere una funzionalità completa e di tornare a vivere senza limitazioni.