Dr. in Fisioterapia
Dr. Mag. in Scienze della Riabilitazione
Specialista in Terapia Manuale
Mi occupo di riabilitazione ortopedica praticamente da sempre.
Sono nato e cresciuto professionalmente lavorando a stretto contatto con chirurghi ortopedici ed artroscopisti occupandomi dell'immediato post-chirurgico e della gestione del recupero.
Con il tempo ho affinato la mia formazione in terapia manuale ortopedica approfondendo diversi approcci come il Sahrmann, il McConnell ed il Mulligan
Esercito la professione cercando una guida nelle evidenze scientifiche disponibili.
Utilizzo, nella mia pratica, sistemi di bio-feedback, sistemi di valutazione elettronica a la terapia fisica strumentale evoluta.
Il dolore laterale dell’anca è una condizione clinica comune che si manifesta con algie localizzate sulla regione laterale dell’anca, spesso in corrispondenza del grande trocantere femorale. Può derivare da un'ampia varietà di condizioni patologiche e rappresenta una delle principali cause di limitazione funzionale nei pazienti adulti e anziani.
Le principali patologie che rientrano nel dolore laterale dell'anca includono:
Great Trochanteric Pain Syndrome (GTPS): sindrome caratterizzata da dolore cronico e sensibilità al grande trocantere, spesso dovuta a tendinopatia dei muscoli glutei o borsite trocanterica.
Tendinopatia del medio e piccolo gluteo: degenerazione tendinea associata a sovraccarichi ripetuti e a disfunzioni biomeccaniche.
Borsite trocanterica: infiammazione della borsa sierosa situata tra il grande trocantere e la fascia lata.
Sindrome dello sfregamento del tratto ileotibiale: condizione derivante dal conflitto tra la banda ileotibiale e il grande trocantere.
Conflitto extra-articolare dell’anca: incluso il conflitto trocanterico e ischiofemorale, che possono causare sintomi sovrapponibili alla GTPS.
Incidenza: la GTPS colpisce il 10-25% della popolazione generale e fino al 35% delle donne di mezza età.
Distribuzione per sesso: prevalenza femminile, con un rapporto di circa 4:1 rispetto agli uomini.
Fattori di rischio: età superiore ai 40 anni, alterazioni biomeccaniche della deambulazione, sovraccarichi funzionali, disfunzioni muscolari, obesità e presenza di artrite dell’anca.
Paziente tipo: donna tra i 40 e i 70 anni, con storia di dolore cronico laterale dell'anca, aggravato dalla posizione prolungata in decubito laterale, dalla salita delle scale o da movimenti ripetitivi dell'arto inferiore.
Laserterapia ad alta potenza: favorisce la riduzione del dolore e il recupero tissutale.
Onde d'urto focali: efficaci nel trattamento della tendinopatia dei glutei, con evidenze di miglioramento funzionale.
Ultrasuoni: utilizzati per ridurre l'infiammazione e promuovere il turnover cellulare tendineo.
Tecarterapia: utile per favorire la vascolarizzazione e la riduzione dell'edema nei tessuti molli.
Mobilizzazioni articolari per migliorare la mobilità dell'anca e ridurre la rigidità.
Tecniche miofasciali per il rilascio delle tensioni muscolari e il miglioramento della biomeccanica locale.
Manipolazioni vertebrali nei casi di disfunzioni lombopelviche correlate al dolore trocanterico.
Rinforzo della muscolatura glutea: progressione da esercizi isometrici a esercizi eccentrici e funzionali.
Stabilizzazione del core: attivazione dei muscoli profondi per migliorare il controllo posturale.
Stretching selettivo: allungamento controllato della banda ileotibiale e dei flessori dell’anca.
Rieducazione del passo: correzione della cinematica alterata durante la deambulazione.
Antinfiammatori non steroidei (FANS): per il controllo del dolore acuto.
Infiltrazioni di corticosteroidi: indicate nei pazienti con dolore persistente, per ridurre l'infiammazione locale.
Infiltrazioni di PRP (plasma ricco di piastrine): per promuovere la rigenerazione tendinea nei casi cronici.
Terapia con acido ialuronico: usata per migliorare la lubrificazione delle strutture periarticolari.
Le opzioni chirurgiche sono riservate ai pazienti con fallimento del trattamento conservativo prolungato (oltre 6 mesi) e includono:
Bursectomia trocanterica artroscopica: rimozione della borsa infiammata per alleviare il dolore cronico.
Riparazione artroscopica della cuffia dei glutei: indicata nelle rotture tendinee del medio e piccolo gluteo.
Allungamento del tratto ileotibiale: nei casi di conflitto trocanterico persistente.
Osteotomia del grande trocantere: riservata a deformità strutturali significative.
Tenotomia del piccolo gluteo: indicata nei casi di dolore refrattario con alterazioni biomeccaniche documentate.
Uso di stampelle con carico parziale controllato.
Mobilizzazione passiva assistita per prevenire rigidità.
Terapia manuale per il controllo del dolore e il rilascio miofasciale.
Progressione del carico con eliminazione graduale delle stampelle.
Attivazione neuromuscolare della muscolatura glutea e del core.
Esercizi isometrici e a catena cinetica chiusa per il rinforzo muscolare.
Introduzione di esercizi funzionali con resistenza progressiva.
Lavoro su equilibrio e propriocezione.
Tecniche di facilitazione neuromuscolare per il controllo motorio.
Allenamento sport-specifico e rieducazione al movimento.
Programmi di prevenzione delle recidive basati su rinforzo muscolare selettivo.
Il dolore laterale dell’anca rappresenta una diagnosi contenitore che comprende diverse condizioni patologiche, ciascuna con specifiche necessità terapeutiche. La riabilitazione deve seguire un approccio multimodale, combinando terapie fisiche, esercizio terapeutico e strategie chirurgiche nei casi più complessi. Un protocollo ben strutturato e personalizzato garantisce un recupero ottimale e riduce il rischio di recidive.
L'ANCA NON ARTROSICA
DAI CONFLITTI ALLA TENDINOPATIA.
CLINICA E RIABILITAZIONE
Aut. min. n°: 1809-437998, Cod. Evento:C0967, Edizione n. 1
30 crediti ECM